"Brivido"


Il più delle volte, un fantasma non sa di esserlo.
Gli spiriti intrappolati trascorrono l'eternità ciondolando, vitrei come il loro sguardo, incapaci di raggiungere qualunque destinazione.
Le leggende sugli spettri parlano sempre di fenomeni inspiegabili e apparizioni improvvise, quasi a sottolinearne la teatralità.
Tutte le storie, infatti, focalizzano la propria attenzione su spaventi, urla e tintinnii di catene, come se questi facessero parte di un sinistro spettacolo, allestito appositamente dai defunti per i vivi.
Nessuno riflette mai sul fatto che gli spettri non siano consapevoli di esserlo, che a malapena percepiscano l'ambiente attorno a loro.
Esuli nel nostro mondo, rivivono pensieri e antichi gesti ormai privi di significato, bloccati eternamente in uno stesso istante.
Le catene sono i pesi che gravavano sul loro cuore quando erano in vita, i moniti lugubri sono mesti rimproveri a loro stessi.
Le urla sono traumi repressi e gli spaventi, poi, sono del tutto involontari.
Ho cacciato i fantasmi per tutta la vita.
Li ho studiati a fondo, osservandoli e cercando di capirli.
La mia sete di conoscenza mi ha spinto sull'orlo dell'abisso, le loro tragedie hanno scavato la mia anima.
Per fortuna, sono riuscito a venirne fuori.
Ora, ogni volta che qualcuno mi avvicina, cercando di sapere o sperando in un brivido, vorrei potergli dire di lasciar perdere, di tornare a casa, che non ne vale la pena.
Questo, vorrei dirgli.
Se solo non fosse per queste catene che mi stringono la gola.

#RoadtoHalloween

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