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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

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Treni e Pozzanghere

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Il sogno di ques'oggi è un sogno alla FlashForward. Per chi non avesse mai visto FlashForward, probabilmente la serie più incredibile e dalle premesse più spettacolari mai esistita (e per questo lasciata senza un vero e proprio  finale, tra le imprecazioni degli spettatori), sparite. Aria. Sciò! Se invece l'avete vista (o se, QUANTOMENO avete avuto la decenza di visionare, seppur distrattamente, un certo filmetto di nome "INCEPTION") allora potete continuare a leggere, plaudendo con gaudio ai parallelismi generati da una mente addormentata. Cominciamo: In carrozza! "Mi trovo su un treno diretto chissà dove. Sono ben vestito, ma niente affatto scomodo. Da un certo punto di vista, è come se fossi pronto all'azione da un momento all'altro. E così è. Sono un agente dell'FBI e viaggio insieme ai miei colleghi, le cui facce mi risultano estremamente familiari (simili come appaiono ai cotagonisti di flashforward!). Siamo...

Futuro e Arretrati

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OHIBO'! Credo di poter sostenere, con un certo margine di sicurezza, che questo sogno non sia altro che il proseguio del precedente, o che, comunque, appartenga chiaramente allo stesso filone. Dunque: In questo strampalato, improbabile scherzo della mia psiche addormentata mi capitò di svegliarmi all'incirca un migliaio di anni nel futuro, piuttosto confuso su come vi fossi arrivato, ma con in mente una possibile spiegazione... Troppi caffè? Smarrito, ma colto da un inequivocabile senso di curiosità, presi a vagare per le strade della città, trasparenti e olografiche, tese nel vuoto tra palazzi altissimi di materiale senza nome. Macchine volanti tecnologicamente avanzatissime e mercatini dell'usato arabi (?) si alternavano frenetici, senza dare tempo agli occhi di abituarsi ad uno stile architettonico ben definito. La baraonda più totale mi circondava ed io, incapace di contenere quell'afflusso di gente, cose e persone completamente nuove, mi lasc...

Viaggio nel tempo

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In questo sogno particolare, mi trovavo al di fuori della mia abitazione, con la prepotente sensazione di uno sgradevole, colossale ritardo. Preso dall'agitazione, mi affrettai a saltare a due a due le scale esterne della mia villetta, per poi precipitarmi al di fuori del cancello, col cuore in gola. Fatto qualche passo, però, la mia fretta scomparve di botto, non appena notai con stupore una piccola macchina biposto, parcheggiata proprio di fronte a me. Il mezzo, lasciato per caso (o volontariamente, chissà) in mezzo alla stradina del mio residence possedeva un aspetto del tutto peculiare, assolutamente unico nel suo genere. Innanzitutto, il colore: non avevo mai visto, in tutta la mia esistenza, una carrozzeria di un verde così intenso, tanto brillante da sembrare fluorescente (nonostante fosse pieno giorno). I cerchioni delle ruote erano giallo evidenziatore, mentre la coperture dei sedili appariva di un colore indefinibile: qualcosa tra il bordeaux divano e il violetto ...

Sogni Improbabili - La foresta

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Sin da quando ho memoria, i miei sogni sono sempre stati particolarmente vividi, potenti e privi di qualsivoglia logica. Trovo dunque più che giusto inaugurare questo blog con la rubrica "Sogni Improbabili", uno spazio dove raccontare i più torbidi, assurdi soliloqui della mia psiche e dove raccogliere, qualora lo voleste, le vostre bizzarre testimonianze oniriche. Comincio io, tanto per rompere il ghiaccio... La Foresta Credo che questo sia il primo scherzo del mio subconscio di cui mi ricordi. Ero molto piccolo quando feci questo sogno per la prima volta ma nel corso degli anni, soprattutto durante l’adolescenza, si è ripresentato più volte, più o meno immutato. Mi è dunque sembrato doveroso citarlo in questo scritto (non sia mai che mi si accusi di negligenza!). La scena si presentava pressoché identica, tutte le volte. "Un’aura di tenebra mi avvolge, interrotta qua e là da qualche ramo contorto, immerso nella nebbia. Non so come sono f...

Benvenuti!

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Ai posti di partenza... Pronti... VIA! Ecco il primo post di questo Blog che prende vita! Nell'Improbabile quanto assurda condizione di uno studente universitario durante la sessione estiva (ovvero al chiuso, ammantato nel buio sotterraneo della propria fortezza), mi accingo a dare il primo contributo a quest'hobby assolutamente originale, certo di essere il primo blogger al mondo e di non dovere (pertanto) temere alcuna concorrenza!! Chissà se quest'esperimento si concluderà ben presto oppure si innalzerà verso orizzonti dorati! Una risposta, soave ed elegante, emerge dai meandri del mio spirito: "BOH?" Dovrei studiare? Senz'altro. Esistono cento e più modi coi quali potrei essere più produttivo? Non vi è dubbio. E quindi? E quindi questo è un post di saluto per chiunque (chissà come, chissà perché) si ritrovi tra i meandri desolati di questo blog, preda di una noia insopportabile o di un potente, girovago desiderio di esplorare l'I...